Riconoscimenti di figli da coppie omosessuali

28 giu 2023
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Cerco di fare un pò di chiarezza rispetto alle notizie diffuse in questi giorni, in seguito alla notifica della Procura di Padova del ricorso per procedere alla cancellazione del nominativo della seconda madre nell’atto di nascita del figlio. L’ufficiale dello Stato civile del Comune di Padova aveva, infatti, provveduto ad iscrivere nell’atto di nascita del minore i nominativi di entrambe le madri, quella biologica e quella intenzionale.

Innanzitutto, chiarisco che il ruolo dell’ufficiale dello Stato Civile è quello di registrare gli eventi che riguardano gli status delle persone (ad es. matrimonio, nascita), diversamente dall’ufficio anagrafe che registra la popolazione all’interno del territorio (ad es. residenza, domicilio).

I fatti giuridici strettamente legati allo status possono essere oggetto di iscrizione, se l’ufficiale procede alla formazione dell’atto su dichiarazione delle parti, oppure a trascrizione se l’ufficiale recepisce atti formati da altre autorità, anche estere.

Gli atti di nascita formati all’estero devono essere trascritti in Italia e il limite è dato dalla contrarietà all’ordine pubblico (ad es. non sono trascrivibili gli atti di nascita di figli di due padri perchè la maternità surrogata va contro l’ordine pubblico).

Per i bambini nati in Italia è invece necessaria l’iscrizione e in questo caso i limiti sono l’ordine pubblico e le disposizioni vigenti nell’ordinamento, tra cui le circolari ministeriali.

Quello che manca, dunque, è una norma, così come evidenziato più volte dalle più alte Corti nazionali, perchè i figli delle coppie omosessuali siano riconosciuti e abbiano una tutela adeguata.

La soluzione di richiedere l’adozione in casi particolari non è sufficiente a colmare il vuoto normativo e la discriminazione che ne consegue perchè:

- posticipa il riconoscimento rispetto alla nascita;

- i genitori vengono sottoposti al giudizio sulle loro capacità genitoriali (la stessa Corte di cassazione ha scritto che l’orientamento sessuale non può essere di per se stesso motivo di incapacità a svolgere il ruolo genitoriale);

- la richiesta è subordinata al consenso dell’altro genitore.

La preoccupazione è quella di non sapere cosa può succede a questi minori nelle more del giudizio, nel caso in cui il genitore biologico muore, perde la capacità, litiga con l’altro genitore e cambia idea rispetto al progetto di vita insieme. Per quel minore, infatti, verrà a mancare la sicurezza di avere un altro genitore su cui contare, potendo anche, nella peggiore delle ipotesi, essere dichiarato in stato di abbandono e quindi adottabile.

I figli delle coppie same sex sono discriminati rispetto ai figli nati da coppie eterosessuali, rispetto ai figli adottati e ai figli nati da procreazione medicalmente assistita. Padossalmente, sono discriminati anche rispetto ai figli incestuosi e ai figli nati in seguito ad uno stupro, entrambi atti penalmente rilevanti.

La discriminante è che alle coppie omosessuali è vietato essere genitori. Questo limite però non può penalizzare i figli nati da questa relazione, che di fatto oggi sono le uniche vittime di un sistema che li discrimina e non li tutela nelle loro relazioni familiari.

In Italia i figli non sono tutti uguali.