Mediazione familiare

IMG-20121124-WA0000La mediazione è un processo che aiuta le persone a riorganizzare le relazioni familiari in un momento di crisi, garantendo uno spazio neutro e riservato, al di fuori dell’ambito giudiziario. Questo metodo è utile in tutti quegli ambiti familiari e extrafamiliari in cui c’è un conflitto tra persone che si vuole risolvere, primi fra tutti la separazione e il divorzio.

La mediazione ha come protagonisti i genitori, che si trovano in una situazione di crisi e di conflitto che inevitabilmente rende loro difficile qualsiasi comunicazione. Grazie al mediatore, professionista terzo imparziale, i genitori vengono aiutati a comunicare tra loro e a prendere le decisioni importanti che riguardano la vita loro e dei loro figli.

Per quanto le persone coinvolte in una crisi si sentano private e sopraffatte, la crisi può portare ad un cambiamento positivo e ad una crescita, basta ricordare loro le seguenti premesse.

  1. La separazione non è un evento ma un processo che attraversa diverse dimensioni e diverse fasi della vita delle persone
  2. La famiglia separata è una famiglia che deve riorganizzare le sue relazioni, non una composizione di fazioni in guerra in cui i figli diventano gli ostaggi o gli alleati
  3. Tutelare i bambini significa assicurare loro la continuità dei suoi affetti, perché possa mantenere e sviluppare i rapporti con entrambi i genitori e con le loro rispettive famiglie di origine (diritto alla bigenitorialità).

Il mediatore, quindi, cerca di riportare le parti all’importanza del loro ruolo, ovvero quello di essere genitori, quello di essersi scelti come madre e padre di quei bambini, bambini che avranno bisogno di entrambi i genitori per tutta la loro vita. Le parti devono così imparare a scindere il piano coniugale da quello genitoriale: se si può finire di essere coniugi per la fine di un amore, non si può finire di essere genitori.

In particolare, la mediazione sistemica parte dal presupposto che per capire la persona bisogna capire il sistema in cui vive e quindi l’insieme delle sue relazioni. Da questo consegue che quando c’è conflitto non è mai per una singola causa ma per diverse cause connesse tra loro.

Sono, così, diventata Mediatore Familiare nel 2007, dopo un corso di tre anni, 60 ore di tirocinio e 40 ore di supervisione presso il Centro Padovano di Terapia della Famiglia di Padova, e ora sono socio ordinario dell’Aims (associazione internazionale mediatori sistemici).