Padre sempre perseguibile se non riconosce suo figlio

9 apr 2013
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Venerdì 5 e sabato 6 aprile la Commissione di Diritto di Famiglia dell’UIA (Union Interational des Avocats) e l’Ordine degli Avvocati di Padova hanno organizzato, presso l’Archivio Antico del Bo, il seminario sul tema “I danni nel diritto di famiglia”, con relatori professionisti di diversi ambiti.

In particolare, tra le varie voci di danno si è approfondito quello da mancato riconoscimento del figlio, che consegue a una oramai consolidata tipologia di illecito civile imputabile al padre che non riconosce il figlio naturale e di conseguenza non mantiene, istruisce ed educa.

Si tratta peraltro di responsabilità di natura costituzionale sancita dall’art. 30.

In questi casi il figlio e/o la madre possono proporre nei confronti del padre un’azione giudiziale per ottenere il risarcimento del danno derivante dal mancato riconoscimento o anche dal riconoscimento tardivo, nel caso in cui questo avvenga a distanza di anni dalla nascita del figlio. Si tratta di un’azione imprescrittibile, e quindi proponibile sempre. La prova del danno deve essere supportata tendenzialmente da una consulenza tecnica d’ufficio e da una valutazione psicologica del danneggiato, mentre la valutazione del danno è di tipo equitativo, ossia lasciata alla determinazione del giudice.

Avvocato Sofia Tremolada e avvocato Michela Tonini